La guerra di aggressione all’URSS si presenta come la più ideologica delle guerre dell’Italia fascista, si va  a combattere il bolschevismo il male assoluto. Volontari e fascisti partono entusiasti e i successi in battaglia rinsaldano le speranze di vittoria. Le vicende di cinque ufficiali degli alpini che verificano la distanza tra la propaganda e la realtà durante la più cocente sconfitta militare italiana: la fuga dalle anse del fiume Don per approdare alle caserme dell’Alto Adige  e del Trentino. La scelta partigiana, la cattura da parte dei tedeschi, la radicata convinzione fascista, il valore di un Giuramento al Re, la deportazione nei Campi di concentramento del III Reich, sono testimoniate dalle vicende di cinque ufficiali, tra cui un Tenente Colonnello, che concorrono, coscienti o meno, alla strutturazione della memoria comunitaria.

 Mostra Trasporto 81

Mostra organizzata da ANED sul trasporto di prigionieri dal campo di transito di Bolzano al campo di concentramento di Flossenbürg. Su quel treno venne deportato l'ufficiale degli alpini Teresio Olivelli beatificato nel 2018.

 



La narrazione è a cura di Ivano Gobbato, appassionato lettore e narratore che ci accompagnerà nella lettura del libro di Jonathan Littell "Le benevole".

Nel libro si parla del protagonista Maximilien Aue,  un ex ufficiale delle SS attivamente coinvolto nell'Olocausto. criminale di guerra che si nasconde sotto falso nome in Francia. In età avanzata decide di scrivere le proprie memorie: “Se siete nati in un paese o in un'epoca in cui non solo nessuno viene a uccidervi la moglie o i figli, ma nessuno viene nemmeno a chiedervi di uccidere la moglie e i figli degli altri, ringraziate Dio e andate in pace. Ma tenete sempre a mente questa considerazione: forse avete avuto più fortuna di me".
Le ‘memorie’ di Maximilien Aue sono il romanzo stesso, una lunga cavalcata attraverso i momenti più significativi della guerra nazista sul fronte russo (Wikipedia)

Come ormai di consueto il collegamento sarà effettuato con la piattaforma Skype al seguente link:  Conferenza_55Rosselli









Insieme all'Associazione Banlieu organizzeremo presso la nostra sede del circolo due serate di approfondimento storico in occasione del “Giorno della Memoria” e “Giorno del Ricordo”.

 

3 febbraio 2015 alle ore 21.00
Il lavoro forzato nel Terzo Reich
Proiezione del film KZ Buchenwald/Post Weimar

 

10 febbraio 2015 alle ore 21.00
I falsi della storia la storia dei falsi

 

Presentazione a cura di Gabriele Fontana dell’Associazione Banlieue



“Non è passato. E’ memoria”

Il 27 gennaio la Giornata della Memoria

 

 

“Non è passato. E’ memoria”. Questa la frase scelta dall’Arci per la Giornata della Memoria 2016, che sarà di ispirazione alle tante manifestazioni culturali e non solo che la nostra Associazione organizzerà in tutta Italia (l’elenco sul sito www.arci.it).

Non parliamo di passato perché nuove discriminazioni colpiscono ancora oggi le categorie più deboli della nostra società, perché la rabbia sociale spesso si sfoga  trovando negli ultimi facili bersagli, perché l’insicurezza e la paura vengono strumentalizzate per alimentare razzismo e intolleranza.  E’ la memoria, la lettura degli orrori che hanno segnato il secolo scorso, che può aiutarci  nella comprensione di un presente caratterizzato ancora da guerre e violenza, e fornirci strumenti per progettare un futuro diverso.

 

La Giornata della Memoria fu istituita dalle Nazioni Unite per ricordare la tragedia dell’Olocausto. La data scelta, il 27 gennaio, è quella della liberazione di Auschwitz da parte delle truppe sovietiche. Le iniziative organizzate in questa giornata si ispirano innanzitutto a quella tragedia che causò milioni di morti.

Ma per noi è Memoria  tutto l’anno, perché è anche ricordare le vittime di mafia, il dramma dei profughi in fuga che in migliaia perdono la vita, le vittime delle stragi che ancora aspettano giustizia, ma di cui conserviamo la verità storica.

 

Il 27 gennaio in tutta Italia i nostri  comitati e i circoli  organizzeranno iniziative per ricordare il dramma della Shoah. Usando i diversi linguaggi della cultura, nelle sue forme artistiche, espressive, musicali e cinematografiche. Promuovendo progetti specifici rivolti ai giovani come Promemoria_Auschwitz, i viaggi della memoria organizzati dall’Arci e dall’Associazione Deina, che a febbraio porterà con due treni speciali più di 1200 giovani a visitare i campi di concentramento e sterminio. Ricordare è un dovere di tutti,  ma trasmettere la memoria ai giovani ha forse un valore ancora maggiore, indispensabile per formare alla cittadinanza attiva e consapevole e per costruire futuro.   Perché, come diceva Cicerone nel De Oratore, “La storia è testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra di vita, messaggera della verità”.

 

Roma, 22 gennaio 2016